{"id":24559,"date":"2020-04-08T12:31:06","date_gmt":"2020-04-08T10:31:06","guid":{"rendered":"https:\/\/www.zyxelle.com\/?p=24559"},"modified":"2020-06-15T10:17:28","modified_gmt":"2020-06-15T08:17:28","slug":"la-vitamina-d-molto-piu-che-una-vitamina","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.zyxelle.com\/blog\/2020\/04\/08\/la-vitamina-d-molto-piu-che-una-vitamina\/","title":{"rendered":"La vitamina D, molto pi\u00f9 che una vitamina"},"content":{"rendered":"
[et_pb_section fb_built=”1″ _builder_version=”3.22″][et_pb_row _builder_version=”3.25″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” custom_padding__hover=”|||”][et_pb_text _builder_version=”4.3.2″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat” hover_enabled=”0″]<\/p>\n
Avrete sentito nominare tantissime volte la vitamina D e di quanto una sua integrazione sia fondamentale per il nostro benessere.<\/strong> Ma sapete che in realt\u00e0 un ormone?<\/p>\n Proprio cos\u00ec.\u00a0\u00c8 stata chiamata vitamina perch\u00e9 \u00e8 stata scoperta all\u2019inizio del secolo scorso, quando \u00e8 stata scoperta la sua presenza nell\u2019olio di fegato di merluzzo.<\/p>\n Visto che erano gi\u00e0 state individuate la vitamina A, alcuni tipi di B e il complesso C, i ricercatori immaginarono di essere di fronte alla D. Ci sono voluti alcuni decenni per scoprire che questa sostanza aveva la stessa struttura di base degli ormoni steroidei.<\/strong> Ma siccome il termine \u2018vitamina\u2019 era gi\u00e0 stato attribuito, si pens\u00f2 che fosse meglio mantenerlo [1].<\/p>\n Scopriamo ora nel dettaglio cos\u2019\u00e8 questa vitamina\/ormone cos\u00ec importante.<\/p>\n Per vitamina D intendiamo un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito da 5 diverse vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5.<\/strong> Le due pi\u00f9 importanti forme<\/strong> nelle quali la vitamina D si pu\u00f2 trovare sono la vitamina D2 e la vitamina D3<\/strong>, entrambe dall’attivit\u00e0 biologica molto simile. La D2 (ergocalciferolo) \u00e8 di provenienza vegetale mentre la D3 (colecalciferolo), derivante dal colesterolo, \u00e8 sintetizzata negli organismi animali [2]. Nell\u2019uomo sono proprio queste due forme le importanti poich\u00e9 vengono mutate in calcitriolo<\/strong> (forma ormonale attiva) [3].<\/p>\n La principale sorgente naturale di vitamina D \u00e8 costituita dalla produzione endogena del colecalciferolo (vit D3)<\/strong> a livello della pelle, partendo dal colesterolo, attraverso una reazione chimica che dipende dall’esposizione alla luce solare<\/strong> (in particolare dall’irradiazione UVB). Tuttavia, il colecalciferolo e l’ergocalciferolo possono essere anche assunti con la dieta e gli integratori<\/strong>, anche se solo pochi alimenti possono essere considerati buone fonti di vitamina D [3].<\/p>\n Ebbene s\u00ec, \u00e8 importante sapere che sia la vitamina D introdotta con gli alimenti, sia quella prodotta nella pelle, sono biologicamente non attive e richiedono necessariamente l’intervento di un enzima proteico per convertirle nella forma biologicamente attiva. E questo processo avviene nel fegato e nei reni.<\/p>\n Proprio perch\u00e9 la vitamina D pu\u00f2 essere sintetizzata in quantit\u00e0 adeguate dalla maggior parte dei mammiferi sufficientemente esposti alla luce solare, va considerata un pro-ormone, attivabile nell’ormone calcitriolo [3].<\/p>\n Il colecalciferolo (vit D3) e l’ergocalciferolo (vit D2) vengono trasformato in due metaboliti (chiamati “25-idrossivitamina D” o “25 (OH) D”) che possono essere misurati nel siero del sangue per determinare il livello totale di vitamina D di una persona. Questi metaboliti vengono ulteriormente modificati dai reni per formare calcitriolo (noto anche come “1,25-diidrossicolecalciferolo”), la forma biologicamente attiva della vitamina D.<\/p>\n Il calcitriolo circola come un vero e proprio ormone nel sangue, esercitando un ruolo molto importante nel metabolismo del calcio e del fosfato,<\/strong> regolandone le concentrazioni nel sangue e promuovendo la crescita fisiologica dello scheletro, il rimodellamento osseo e prevenendo la degenerazione con l\u2019avanzare dell’et\u00e0. Il calcitriolo ha anche altri effetti biologici, tra cui un ruolo importante sulla crescita cellulare, su varie funzioni neuromuscolari e immunitarie, e sulla riduzione dell’infiammazione<\/strong> [3].<\/p>\n Il calciferolo agisce con un meccanismo d’azione ormonosimile, in quanto: \u00e8 sintetizzato autonomamente dall’organismo umano, agisce su un organo bersaglio e ha una struttura che ricorda gli ormoni steroidei [3].<\/p>\n Come abbiamo gi\u00e0 detto la vitamina D \u00e8 essenziale per il metabolismo di calcio e fosfato ma non solo.<\/strong> Nello specifico, la forma attiva della vitamina D agisce a livello dell\u2019intestino, dell\u2019osso e del rene: (4)<\/p>\n Ma non finisce qui. Sono stati evidenziati dei recettori per la forma attiva della vitamina D anche in organi che non sono direttamente implicati nel metabolismo fosfocalcico.<\/strong> Questo lascia supporre che la vitamina D svolga un ruolo fisiologico molto pi\u00f9 ampio (4):<\/p>\n Cosa accade se abbiamo carenza di vitamina D<\/strong> e come accorgersene?<\/p>\n La carenza di questa importante vitamina D ha effetti sia nei bambini, con il rachitismo, che negli adulti, con l\u2019osteomalacia carenziale. I sintomi sono per lo pi\u00f9 manifestazioni ossee, debolezza muscolare degli arti e disturbi dell\u2019andatura. In genere, si manifestano progressivamente in alcune settimane o in alcuni mesi, aumentando di intensit\u00e0. All\u2019inizio compaiono sul bacino, estendendosi poi al torace ed al rachide. I dolori si intensificano poi camminando e possono comportare una diminuzione della mobilit\u00e0 dell\u2019anca. (4)<\/p>\n Ma perch\u00e9 si verifica una carenza di vitamina D? Questo evento risulta quasi sempre dall\u2019associazione di due fattori: diminuzione della sintesi endogena e da apporti alimentari insufficienti.<\/strong> La principale fonte di vitamina D per l\u2019organismo \u00e8 la sintesi endogena cutanea che avviene tramite l\u2019esposizione ai raggi solari. La vitamina D di origine alimentare \u00e8<\/strong>, invece, solo una fonte accessoria anche se assume una notevole importanza quando viene a mancare l\u2019esposizione al sole.<\/strong> (4)<\/p>\n Qual \u00e8, in ogni caso, la quantit\u00e0 raccomandata? Secondo l\u2019Associazione Medici Endocrinologi, il fabbisogno di vitamina D varia a seconda dell\u2019et\u00e0:<\/strong> [5]:<\/p>\n * Per UI si intende Unit\u00e0 Internazionali e 1 UI = 0,025 microgrammi. (5)<\/em><\/p>\n Come abbiamo gi\u00e0 detto gli alimenti non rappresentano, in genere, buone fonti di vitamina D. Tuttavia, un consumo regolare di quelli che ne sono pi\u00f9 ricchi pu\u00f2, in parte, contribuire a controbilanciare l’insufficiente produzione di vitamina D3 da parte della pelle nei periodi di minore esposizione al sole<\/strong>, come in inverno o quando non si pu\u00f2 passare abbastanza tempo all’aria aperta durante il giorno.<\/p>\n Tra gli alimenti che contengono le maggiori quantit\u00e0 vitamina D<\/strong> ricordiamo:<\/p>\n Per quanto riguarda, invece, frutta e verdura ne contengono molto poca e sempre nella variante meno biodisponibile (vitamina D2) [6].<\/p>\n Nell\u2019ultimo periodo si \u00e8 diffusa la notizia che la vitamina D possa essere utile alle persone pi\u00f9 a rischio di contagio da Coronavirus o di complicanze.<\/strong><\/p>\n Perch\u00e9 questa ipotesi? L\u2019idea alla base di queste teorie \u00e8 che una sua carenza possa essere un fattore di rischio. La riflessione si basa su alcuni dati di letteratura in cui sulla carenza generale di vitamina D e sul suo possibile ruolo nelle infezioni delle vie respiratorie.<\/strong> Inoltre, sono citati effetti della vitamina D sul sistema immunitario, in quanto come ormone pu\u00f2 influire su diverse popolazioni linfocitarie.<\/p>\n Rimane per\u00f2 il fatto che gli studi che hanno provato l\u2019effetto della vitamina D sull\u2019immunit\u00e0 sono ancora pochi<\/strong> e ad oggi non vi \u00e8 ancora alcuna indicazione per usare questo farmaco come immunomodulante [7].<\/p>\n C\u2019\u00e8 da dire che la questione dell’efficacia della vitamina D per usi che non riguardano la salute delle ossa \u00e8 annosa e controversa.<\/p>\n Per questo motivo, lo scorso autunno l\u2019Agenzia del farmaco (AIFA) ha ristretto le patologie e le categorie di persone per cui questa vitamina pu\u00f2 essere rimborsata dal sistema sanitario.\u00a0<\/strong><\/p>\n Fino a quel momento, infatti, veniva prescritta a chiunque e anche per la prevenzione di malattie cardiovascolari, ictus o tumori, sebbene non esistano chiare evidenze scientifiche su queste patologie.<\/p>\n Ora per\u00f2 \u00e8 messo nero su bianco con la Nota AIFA 96 che regola la prescrizione a carico del servizio Sanitario Nazionale (SSN) dei medicinali utilizzati per la prevenzione e il trattamento della carenza di vitamina D.<\/p>\n Questo perch\u00e9 la vitamina D \u00e8 inefficace e inappropriata per alcune indicazioni anche se i dati sembrano essere contraddittori.<\/strong> Se \u00e8 vero, infatti, che una carenza di vitamina D \u00e8 stata associata a un maggior rischio di diverse patologie, \u00e8 anche vero che gli studi clinici disponibili fino ad oggi non hanno dimostrato in modo convincente che la supplementazione li riduca [7].<\/p>\n Care amiche, vi lasciamo infine dei documenti molto utili per capire il ruolo della vitamina D e le logiche che hanno regolamentato la prescrivibilit\u00e0 e il rimborso dei farmaci (non degli integratori) a base di vitamina D.<\/p>\n Per approfondir questo tema potete leggere:<\/p>\n [1] Vitamina D per la sclerosi multipla: Vitamina D<\/em><\/a> [\/et_pb_text][\/et_pb_column][\/et_pb_row][\/et_pb_section]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Avrete sentito nominare tantissime volte la vitamina D e di quanto una sua integrazione sia fondamentale per il nostro benessere. 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La Vitamina D e le sue funzioni<\/strong><\/h2>\n
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Carenza di Vitamina D e rimedi<\/strong><\/h2>\n
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Gli alimenti ricchi di vitamina D<\/strong><\/h2>\n
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Vitamina D e Coronavirus<\/strong><\/h2>\n
Carenza di vitamina D, arriva la Nota AIFA 96\u00a0<\/strong><\/h2>\n
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FONTI<\/h3>\n
[2] Wikipedia: Vitamina D<\/em><\/a>
[3] myPersonalTrainer: Vidamina D<\/em><\/a>
[4] Torrino Medica: Vitamina D (Colecalciferolo): funzioni, carenza, fonti<\/em><\/a>
[5] greenme: Vitamina D: quanta dovremmo assumerne?<\/em><\/a>
[6] SapereSalute.it: Vitamina D<\/em><\/a>
[7] Repubblica.it: Vitamina D contro il Coronavirus? Solo un’ipotesi<\/em><\/a>
[8] AIFA: Scheda Vitamina d \u2013 Operatore sanitario<\/em><\/a><\/p>\n