Per molto tempo, si è creduto che il ciclo mestruale potesse influenzare negativamente le capacità cognitive delle donne, come la memoria, l’attenzione e la capacità di risolvere problemi complessi. Ma è davvero così? È quanto hanno indagato alcuni studi scientifici, smentendo questa convinzione e dimostrando che il ciclo mestruale non altera i processi cognitivi in modo significativo.

Scopriamo di più su questa interessante ricerca e sul motivo per cui è importante abbandonare i pregiudizi su questo argomento.

La scienza dietro il ciclo e la cognizione

Uno studio condotto da ricercatori della Medical School dell’Università di Zurigo, pubblicato sulla rivista Frontiers in Behavioral Neuroscience, ha analizzato l’impatto delle fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale sulle funzioni cognitive. Lo studio ha coinvolto 68 donne con cicli mestruali regolari, misurando i livelli di estradiolo, progesterone, testosterone e cortisolo in diverse fasi del ciclo. Parallelamente, le partecipanti hanno completato test cognitivi per valutare vari aspetti della loro cognizione, come memoria di lavoro, attenzione e capacità di pianificazione, in diverse fasi del ciclo mestruale. [1]

I risultati sono chiari: le variazioni nei livelli di estrogeni e progesterone non hanno un effetto significativo sulle performance cognitive. Gli studiosi hanno sottolineato, inoltre, che le differenze osservate sono minime e non influenzano in modo apprezzabile la quotidianità o le capacità lavorative delle donne. Tuttavia, è stata osservata una correlazione tra livelli elevati di cortisolo e un aumento del bias cognitivo negativo, suggerendo che lo stress potrebbe influenzare la percezione e l’elaborazione delle informazioni in modo più marcato rispetto agli ormoni sessuali.

Miti e pregiudizi da superare

L’idea che il ciclo mestruale possa compromettere la cognizione affonda le radici in stereotipi di genere e in una scarsa comprensione del funzionamento del corpo femminile. Questi preconcetti possono portare a discriminazioni sul posto di lavoro o a sottovalutare le competenze delle donne in situazioni ad alta pressione.

Ricerche come quella dell’Università di Zurigo contribuiscono a demolire questi miti, evidenziando come le donne siano perfettamente capaci di mantenere alte performance cognitive indipendentemente dalla fase del ciclo in cui si trovano.

Perché è importante conoscere la verità

Comprendere che il ciclo mestruale non influisce sulle capacità cognitive è fondamentale per promuovere una maggiore equità di genere. Abbandonare i pregiudizi legati alle fluttuazioni ormonali permette di valorizzare le competenze delle donne e di creare ambienti di lavoro e sociali più inclusivi.
Inoltre, questa consapevolezza può aiutare le donne stesse a vivere il proprio ciclo con maggiore serenità, senza sentirsi limitate o giudicate in base a credenze infondate.

Conclusioni

La scienza lo conferma: il ciclo mestruale non altera i processi cognitivi. Questo messaggio è fondamentale per abbattere stereotipi di lunga data e per promuovere una visione più equilibrata e realistica delle capacità femminili.

Fonti

Leeners B. et al., Lack of Associations between Female Hormone Levels and Visuospatial Working Memory, Divided Attention and Cognitive Bias across Two Consecutive Menstrual Cycles