Quando si parla di salute femminile, due parole sembrano emergere sempre più spesso: fitoestrogeni e contraccezione ormonale. Ma sapete di cosa parliamo e cosa sono davvero i fitoestrogeni? Influiscono sul ciclo mestruale e sull’efficacia della contraccezione ormonale? A tutte queste domande ha cercato di rispondere uno studio, vediamo cosa è emerso.

Cosa sono i fitoestrogeni?

Innanzitutto, i fitoestrogeni sono composti naturali polifenolici non steroidei presenti in alcune piante e alimenti che imitano l’azione degli estrogeni, gli ormoni femminili.

In base alla loro struttura chimica, possono essere classificati in quattro gruppi principali:

  • isoflavonoidi,
  • flavonoidi,
  • stilbeni,
  • lignani.

Si trovano principalmente in soia, semi di lino, tofu, cereali integrali, verdure come il cavolfiore e bevande come il latte di soia. Anche se non sono ormoni veri e propri, la loro struttura chimica consente loro di legarsi ai recettori degli estrogeni nel corpo, influenzandone alcune funzioni biologiche. (1)

Ma saranno questi ormoni, in grado di influenzare i nostri livelli di estrogeni? Scopriamolo insieme.

Lo studio

In uno studio si è valutato se i fitoestrogeni della soia abbiano effetti sulla funzione mestruale o sugli ormoni sessuali sierici nelle donne che seguono terapie ormonali comuni, come i contraccettivi orali (OC).

Materiali e metodi

Nello studio sono state incluse 36 donne in premenopausa, di età compresa tra i 18 e i 40, di cui 20 utilizzavano contraccettivi orali (OC).

Quest’ultime hanno riferito di averne fatto uso per più di tre mesi, con il 75% che riportava un utilizzo per almeno un anno. Sette delle utilizzatrici di OC assumevano tre diverse pillole combinate trifasiche. Le altre 13 partecipanti utilizzavano 10 formulazioni diverse di pillole monofasiche; le preparazioni farmaceutiche contenevano una bassa dose di estrogeno (20-35 mg equivalenti di etinilestradiolo) combinata con una bassa dose di progestinico (generalmente 0,1-0,5 mg equivalenti di dl-norgestrel). Le donne che non utilizzavano OC hanno riferito cicli mestruali regolari senza disturbi mestruali nell’ultimo anno, con una durata del ciclo compresa tra 25 e 30 giorni, e di non aver utilizzato OC nei 26 mesi precedenti.

Tutte le partecipanti hanno riferito di non assumere regolarmente farmaci, di non aver utilizzato antibiotici nei sei mesi precedenti e di aver mantenuto un peso corporeo stabile nell’ultimo anno, compreso tra il 90% e il 120% del peso ideale. Inoltre, hanno riferito di essere sedentarie, non fumatrici, astemie o consumatrici moderate di alcol, e onnivore, con diete abituali che contenevano meno di 15 g di fibra alimentare al giorno. Nessuna delle partecipanti consumava regolarmente alimenti a base di soia.

Sebbene abbiano mantenuto le loro diete abituali durante lo studio, è stato loro chiesto di evitare cibi noti per influenzare le funzioni riproduttive, come prodotti a base di soia (oltre alla bevanda testata) e semi di lino. Inoltre, durante lo studio, le partecipanti sono state istruite a non assumere farmaci (eccetto aspirina o paracetamolo occasionalmente), ad evitare esercizi fisici intensi, a mantenere i livelli di attività abituali e a non modificare la dieta o il peso corporeo.

Le partecipanti hanno seguito la loro normale dieta per due cicli mestruali e successivamente hanno aggiunto una bevanda a base di soia contenente 20 g di proteine e 38 mg di isoflavoni totali alla loro dieta abituale per altri due cicli mestruali. (2)

Risultati

I risultati mostrano che l’aggiunta di soia non ha avuto effetti significativi sulle concentrazioni sieriche di ormoni come estradiolo, estrone, progesterone, indipendentemente dall’uso di contraccettivi orali. Anche la durata media delle fasi follicolare e luteale del ciclo mestruale è rimasta invariata. Solo tre donne che usavano OC hanno riferito lievi alterazioni del ciclo, come piccoli ritardi o sanguinamenti intermestruali.

L’integrazione di soia ha invece comportato un significativo aumento dell’apporto proteico, dovuto all’incremento delle proteine vegetali consumate. Non sono stati rilevati altri cambiamenti nell’assunzione di macronutrienti o fibre.

Gli autori sottolineano che, nonostante studi precedenti abbiano suggerito un possibile effetto degli isoflavoni della soia sulla regolazione ormonale, questo studio conferma che un consumo moderato di soia non altera significativamente i livelli ormonali o il ciclo mestruale nelle donne in premenopausa, inclusa chi assume contraccettivi orali. I livelli urinari di metaboliti estrogenici, considerati più sensibili rispetto alle concentrazioni plasmatiche, sono rimasti anch’essi invariati.

In sintesi, i risultati suggeriscono che la soia non mostra effetti collaterali per le donne in premenopausa e non interferisce con la funzione ormonale o con l’efficacia dei contraccettivi orali. (2)

Conclusioni

Sebbene i risultati di questo studio suggeriscano che i fitoestrogeni causano effetti relativamente modesti, con un’influenza minima sulla fertilità e senza interazioni con i contraccettivi orali, sono necessari ulteriori studi per determinare l’effetto dei prodotti a base di soia e di altre fonti alimentari di fitoestrogeni sul ciclo mestruale. È inoltre importante approfondire gli effetti a lungo termine dei fitoestrogeni su altre variabili della salute femminile.

Fonti

[1] Cos P. et al., Phytoestrogens: recent developments.
[2] Martini M. C. et al., Effects of Soy Intake on Sex Hormone Metabolism in Premenopausal Women.