L’emicrania è una condizione neurologica debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, interferendo con la qualità della vita e spesso dando luogo a limitazioni significative a livello lavorativo e personale.
Tra le soluzioni emergenti vi è nello specifico, l’uso della vitamina B2, o riboflavina. Il suo utilizzo nel trattamento di questa condizione è stato recentemente preso in esame da uno studio. Vediamo cosa è emerso.
Emicrania, cos’è?
L’emicrania è caratterizzata da episodi ricorrenti di dolore intenso alla testa, spesso accompagnato da nausea, vomito, sensibilità alla luce e al suono. Fino ad ora, i trattamenti profilattici hanno incluso l’uso di farmaci come i beta-bloccanti e gli anticonvulsivanti, ma non senza effetti collaterali. [1]
La riboflavina, una vitamina del gruppo B, sembra invece offrire una possibile alternativa priva degli effetti collaterali di molte altre terapie profilattiche.
Perché la Vitamina B2 per l’emicrania?
I ricercatori ipotizzano che il successo della riboflavina nell’alleviare l’emicrania sia legato alla sua funzione essenziale nei processi energetici cellulari, tra cui la produzione di energia a livello cellulare, che è particolarmente importante per il corretto funzionamento del sistema nervoso.
La riboflavina agisce come cofattore per vari enzimi all’interno dei mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule, facilitando la produzione di energia attraverso il metabolismo aerobico. Nei soggetti con emicrania, un funzionamento inadeguato dei mitocondri è stato associato a episodi di crisi; la riboflavina, dunque, potrebbe ristabilire una funzione mitocondriale ottimale, riducendo così la predisposizione agli attacchi.
Ma allora vediamo nello specifico cosa è emerso da uno studio in cui viene utilizzata la riboflavina come opzione profilattica per l’emicrania.
Materiali e metodi
Nello studio condotto da Breen e colleghi su un gruppo di pazienti affetti da emicrania cronica o episodica, sono state somministrate alte dosi di riboflavina (400 mg) al giorno per un periodo prolungato. I partecipanti sono stati monitorati per osservare cambiamenti nella frequenza e nell’intensità degli attacchi emicranici, confrontando i risultati con il gruppo controllo che non ha assunto alcun trattamento. [2]
Risultati
Lo studio ha dimostrato una riduzione significativa nella frequenza degli attacchi di emicrania in coloro che assumevano regolarmente la riboflavina ad alto dosaggio rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, la severità degli episodi è diminuita in modo rilevante, con un minor ricorso ai farmaci di utilizzati per la gestione dei dolori emicranici. Un aspetto degno di nota è la scarsa presenza di effetti collaterali: la riboflavina è stata ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti, rendendola una potenziale opzione sicura e sostenibile nel lungo periodo.
Carenza di vitamina B2 e contraccettivi orali: quale correlazione?
Dato molto importante, l’uso di contraccettivi orali, inoltre, come rivelato da uno studio [3] sembra essere collegato a una carenza di riboflavina (vitamina B2) nelle donne: coloro che assumono contraccettivi orali, quindi, possono avere livelli ridotti di riboflavina, vitamina che supporta la funzione mitocondriale e di conseguenza essere piè esposte ad attacchi ed episodi di emicrania.
Conclusioni
Basandosi su questi studi, che evidenziano l’efficacia della riboflavina nella prevenzione dell’emicrania e la correlazione tra uso di contraccettivi orali e carenza da vitamina B2, è proprio in quest’ultime che sarebbe consigliata l’integrazione di riboflavina, previa consultazione medica.
L’efficacia della riboflavina come profilassi dell’emicrania apre nuove prospettive nel trattamento di questa condizione cronica e invalidante. La riboflavina, essendo un integratore facilmente reperibile e con un profilo di sicurezza favorevole, rappresenta un’opzione terapeutica di grande interesse sia per i medici sia per i pazienti.
Fonti
[1] Sant’Agostino: Emicrania: che cos’è e come trattarla
[2] Boehnke C. et al., High-dose riboflavin treatment is efficacious in migraine prophylaxis: an open study in a tertiary care centre.
[3] Newman LJ et al., Riboflavin deficiency in women taking oral contraceptive agents.