L’intestino viene sempre più riconosciuto come un organo straordinario che va ben oltre la semplice digestione dei cibi. Avrete, infatti, sicuramente sentito dire che è il secondo cervello, ma cosa significa veramente? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
L’intestino, il nostro secondo cervello
Per decenni, il cervello è stato considerato il centro del controllo del corpo umano, ma negli ultimi anni la ricerca ha portato alla luce un’altra prospettiva affascinante: l’intestino ha una rete complessa di neuroni che possono funzionare in modo indipendente dal cervello principale, il che suggerisce che sia più di un semplice sistema digestivo.
È stato il dottor Micheal D. Gershon della Columbia University a elaborare la teoria secondo cui l’intestino è il secondo cervello dove sono presenti oltre cento milioni di neuroni, che regolano addirittura stress, ansia e tensione. [1]
Sembra infatti che questa rete di neuroni intestinali, chiamata dagli scienziati “sistema nervoso enterico” (ENS), possa effettivamente avere un grande impatto sulla nostra vita quotidiana, non solo nel controllare fattori come l’appetito, ma anche nel contribuire al benessere mentale. [2]
In particolare, il ruolo della rete organizzata dai neuroni enterici è: [3]
- contribuire alla motilità gastrointestinale, coordinando i muscoli lisci di stomaco e intestino;
- assorbire i nutrienti;
- produrre gli acidi gastrici;
- sovraintendere e coordinare le diverse funzioni digestive.
Qual è la connessione intestino-cervello-microbiota?
L’asse intestino-cervello non è costituito solo da cervello ed ENS, ma coinvolge anche: [4]
- sistema endocrino,
- sistema immunitario,
- asse ipotalamo-ipofisi-surrene,
- microbiota,
- metaboliti.
Infatti, nonostante il sistema nervoso enterico sia in grado di funzionare senza ricevere segnali dal cervello, normalmente cervello e intestino lavorano insieme, attraverso un fitto scambio di comunicazioni bi-direzionali lungo l’asse intestino-cervello. [3]
In questo flusso di comunicazioni svolge un ruolo importante il microbiota intestinale, composto da oltre 100 trilioni di microorganismi che popolano l’intestino. Questo ecosistema microbico svolge un ruolo cruciale nella nostra salute fisica e mentale. La ricerca ha, infatti, dimostrato che il microbiota intestinale può influenzare il nostro umore, il nostro comportamento e persino la nostra cognizione. [5]
Il ruolo del microbiota
Pare proprio che il microbiota possa mediare la comunicazione tra intestino e cervello attraverso diverse vie di comunicazione che includono il sistema endocrino, immunitario, metabolico (tramite la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, molecola coinvolta nella regolazione della secrezione e della motilità gastrointestinali e nella percezione del dolore) oppure con il coinvolgimento del sistema nervoso autonomo e del nervo vago. [3]
Conclusioni
In conclusione, l’intestino come secondo cervello rappresenta un’affascinante frontiera nella nostra comprensione del corpo umano. La sua interconnessione con il cervello principale e il ruolo chiave del microbiota intestinale aprono nuove opportunità per migliorare la nostra salute e il nostro benessere.
Fonti:
[1] Humanitas: L’intestino è il nostro secondo cervello?
[2] Stanford University: Your gut – the second brain?
[3] Activia: Perché l’intestino è considerato un secondo cervello?
[4] Wired: Unpicking the Mystery of the Body’s ‘Second Brain’
[5] WebMD: What to Know About the Gut Brain Link