Probabilmente qualcuna ne ha sentito parlare e qualcuna no: ci riferiamo all’impianto contraccettivo sottocutaneo.
Sicuramente si tratta del metodo contraccettivo meno conosciuto e diffuso, ma come funziona e di cosa si tratta? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Contraccettivo sottocutaneo, cos’è e come funziona
Il contraccettivo sottocutaneo è un bastoncino morbido e flessibile, lungo 4 centimetri e con un diametro di 2 millimetri. Può essere applicato solo dal ginecologo, sotto la pelle della parte superiore del braccio della donna senza alcuna incisione cutanea, tra il primo e il quinto giorno di mestruazioni. [1]
Questa tipologia di contraccettivo ha solo la componente progestinica (l’etonogestrel), che rilascia costantemente ogni giorno e non contiene estrogeni.
Una volta inserito, ha lo stesso meccanismo di azione di tutti i contraccettivi ormonali: inibisce l’ovulazione e mantiene costante la produzione di ormoni, cancellando i picchi ormonali normalmente presenti nelle donne in età fertile. La modificazione ormonale che produce mantiene denso il muco cervicale che rende difficoltosa la risalita degli spermatozoi e crea un ambiente sfavorevole all’annidamento dell’embrione. [2]
Qual è l’efficacia?
In genere fornisce una contraccezione efficace già dopo 24 ore dalla sua applicazione e fino a 3 anni, anche se alcuni studi hanno dimostrato che l’efficacia può persistere addirittura fino a 5 anni. [3] Trascorso questo termine, deve essere rimosso ma può essere eventualmente sostituito con un nuovo impianto.
Se inserito correttamente è uno dei metodi contraccettivi più sicuri, al pari della pillola, tanto che la sua efficacia supera il 99%. [4]
In ogni caso, la sua azione è rapidamente reversibile. Dopo la sua rimozione, infatti, nell’arco di qualche giorno l’ormone non è più presente nell’organismo della paziente e il ripristino della fertilità è rapido, tanto che dopo qualche settimana la donna torna a essere fertile. [4]
I pro e i contro del contraccettivo sottocutaneo
Il contraccettivo sottocutaneo rappresenta sicuramente una scelta contraccettiva di lungo corso per tutte quelle donne che dimenticano con facilità di prendere quotidianamente la pillola.
In particolar modo, contenendo solo progestinico ha meno controindicazioni rispetto ai contraccettivi estro-progestinici. Per questo motivo può essere utilizzato, previa prescrizione medica, da tutte le donne che non possono assumere estrogeni, come raccomandato dalle linee Guida della Organizzazione Mondiale della Sanità [2]:
- Donne fumatrici con età superiore ai 35 anni.
- Donne che soffrono di emicrania, anche con aura.
- Donne in allattamento.
- Donne con rischio trombotico.
- Donne con malattie croniche a rischio cardiovascolare e metabolico ad esempio diabetiche, ipertese, ipercolesterolemiche, obese o in sovrappeso.
Da non sottovalutare c’è anche il fatto che i problemi gastrointestinali non hanno nessun effetto sulla sua affidabilità ed efficacia, al contrario della pillola.
Se vuoi approfondire questo tema leggi anche Ho vomitato dopo aver preso la pillola. Cosa faccio adesso?
Per quanto riguarda, invece, i contro possiamo individuarne alcuni [2]:
- È una procedura ambulatoriale che deve sempre essere effettuata dal ginecologo, sia per l’inserimento che per la rimozione.
- Si avverte al tatto e in alcuni casi può lasciare una piccola cicatrice dopo la rimozione.
Tra gli effetti avversi più frequenti, invece, si registrano quelli simili altri progestinici come emicrania, sanguinamento intermestruale e irregolarità delle mestruazioni. Può capitare infatti che il ciclo mestruale sparisca per mesi per poi ricomparire. [1]
Il nostro consiglio è quello, comunque, di parlarne con il ginecologo per valutare se il contraccettivo sottocutaneo è davvero il più adatto alle vostre esigenze e al vostro stato di salute.
Fonti
[1] Santagostino la tua salute: Il contraccettivo sottocutaneo
[2] S.I.C.: Metodo in sintesi impianto sottocutaneo
[3] MSD Manuals: Impianti contraccettivi sottocutanei
[4] Ministero della Salute: Metodi contraccettivi ormonali