I brufoli compaiono quando meno te lo aspetti, a volte sono episodi sporadici, ma spesso rappresentano il sintomo più evidente dell’acne.
L’acne è una condizione che colpisce le zone del corpo dove è maggiore la concentrazione di ghiandole sebacee, come viso, collo, torace e schiena.
Ma quali sono le cause e come può essere curato? Ne parliamo in questo articolo.
Che cos’è l’acne?
L’acne è un’infiammazione dei follicoli pilosebacei che si manifesta principalmente con la comparsa del brufolo. Prima si formano i comedoni (i punti neri) poi si formano le papule o pustole (brufoli) e, nei casi più gravi, è possibile che evolva in noduli o cisti. Le lesioni dell’acne si localizzano al volto, collo, torace e dorso. Pur non essendo un disturbo grave, l’acne, quando si verifica in forma severa, può indurre cicatrici inestetiche e permanenti. Sia l’acne sia le cicatrici derivate possono influenzare in modo negativo la psiche.
L’acne si distingue principalmente in acne giovanile o adolescenziale e in acne tarda o tardiva, cioè post adolescenziale o dell’adulto.
- L’acne giovanile, che compare al momento dello sviluppo sessuale, può guarire dopo questo periodo o perdurare nell’adulto.
- L’acne tarda o tardiva compare nell’adulto anche senza aver sofferto di acne giovanile.
Dal punto di vista clinico, si parla di acne comedonica, cistica, conglobata ecc., a seconda che prevalgano comedoni, cisti ecc. (1).
Acne tardiva, come si manifesta
L’acne tardiva è una forma di acne molto comune che si sviluppa nelle donne tra l’età dei 20 e 40 anni, a volte anche più tardi. Questa forma di acne è tipica del volto e più raramente coinvolge il tronco (spalle e decolleté). Si presenta come un’acne a base di comedoni (punti neri e bianchi) e microcisti sottopelle. Non mancano però casi con veri e propri foruncoli, come nell’acne giovanile, che si sviluppano prima o durante il periodo mestruale (2).
L’acne tardiva può essere “di ritorno” oppure “a esordio adulto”:
- Nel primo caso colpisce una persona che ne ha già sofferto durante l’adolescenza.
- Nel secondo caso, invece, il soggetto sviluppa l’acne per la prima volta dopo i 25 anni.
Cause dell’acne tardiva
L’acne tardiva è causata principalmente da (3):
- Particolari condizioni fisiche o genetiche.
L’acne deriva spesso dagli squilibri ormonali, ovvero dal modificarsi dei livelli ormonali presenti nel corpo. Questo squilibrio può verificarsi anche in età adulta e in particolare nelle donne, soprattutto in gravidanza, in menopausa e in seguito all’assunzione o all’interruzione della pillola anticoncezionale.
Anche la genetica può influire sull’insorgere dell’acne in età adulta. Diverse ricerche scientifiche, infatti, hanno evidenziato che alcune persone possono avere una predisposizione genetica per questa patologia: chi ha parenti stretti, come ad esempio i genitori, che ne hanno sofferto ha più possibilità di svilupparla (3). - Effetto collaterale di farmaci o utilizzo di prodotti cosmetici non adatti.
L’acne tardiva può insorgere in seguito all’uso di alcuni farmaci o cosmetici. Infatti, la sua insorgenza può essere un effetto collaterale dell’assunzione di alcuni medicinali. In questo caso il medico potrà consigliare, se possibile, un farmaco alternativo. Anche l’applicazione di prodotti cosmetici non adatti alla pelle acneica può favorire la comparsa di questa patologia, a tutte le età. Per questo è fondamentale scegliere sempre prodotti non comedogenici e oil-free (3).
Acne tardiva, PCOS e sindrome premestruale
Nella patologia nota come Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), in cui lo squilibrio ormonale causa una sovrapproduzione di sebo dovuta all’eccessiva sensibilità delle ghiandole sebacee, gli ormoni androgeni, che sono in continua fluttuazione nell’organismo femminile, inviano “messaggi” alle ghiandole sebacee, comunicando quanto sebo produrre: informazioni errate o un’esagerata sensibilità di questa ghiandole comportano un peggioramento dello stato della pelle.
Inoltre, il 60% delle donne riscontra un peggioramento della pelle nel periodo premestruale, perché la diversa concentrazione di ormoni androgeni causa una maggiore produzione di sebo. Ogni cambiamento ormonale, inclusi quelli che derivano da gravidanza o dall’interruzione della pillola, può scatenare un eccesso di produzione di sebo (4).
Acne e pillola
Alcuni tipi di pillola aiutano a diminuire i livelli di androgeni liberi e quindi a controllare i focolai di acne e a diminuire la crescita dei peli sul viso. Poiché influisce sui livelli ormonali del nostro corpo, mantenendo una dose costante di estrogeni responsabili del glow della pelle e tenendo sotto controllo gli ormoni maschili, la pillola anticoncezionale aiuta a controllare i problemi cutanei legati agli ormoni, come l’acne, e a mantenere la pelle sana.
Esistono diversi modi per trattare l’acne, come la prescrizione di antibiotici e pomate che controllano la sovrapproduzione di olio e sebo sulla pelle, ma a volte potrebbe essere necessario agire sulla causa principale dell’acne, riducendo gli androgeni liberi (5).
Cosa fare?
Trattandosi di ormoni, prima di iniziare l’assunzione di contraccettivi orali è fondamentale consultare un medico. Una regola fondamentale da tenere sempre presente: non automedicarsi. Consultate il vostro ginecologo prima di assumere anticoncezionali, dopo aver valutato lo stato della vostra salute. E anche se possono aiutare a liberare la pelle dall’acne, va detto che si può mantenere la pelle luminosa anche con alcune modifiche allo stile di vita, come una buona alimentazione, un sonno adeguato e un regolare esercizio fisico (5).
FONTI
[1] Humanitas: Acne
[2] Dermaclub: Acne Tardiva: donna e stress
[3] Ceramol: Acne tardiva, ovvero l’acne in età adulta
[4] Farmacia Centrale Amato: Acne tardiva: le cause e i migliori rimedi per sconfiggerla
[5] Vogue: La pillola anticoncezionale aiuta davvero a combattere l’acne? Ecco cosa dicono gli esperti