Pillola e antibiotici: come comportarsi? - Zyxelle®

La pillola contraccettiva è ormai molto diffusa, così come lo sono le domande sul suo utilizzo. Abbiamo già affrontato diversi temi nella Mini Guida alla Pillola, ma oggi proviamo a rispondere a una di quelle domande che più impaurisce le donne: cosa accade se si assumono insieme pillola e farmaci?

Bisogna sapere, infatti, che esistono dei farmaci che possono affievolire, se non azzerare del tutto, l’effetto della pillola. La principale conseguenza, e anche la più temuta, è quella del fallimento terapeutico della contraccezione e quindi del verificarsi di una gravidanza non desiderata [1].

Fortunatamente, pur essendo molto temute, le interazioni per le quali esistono dati certi sono però poche e riguardano farmaci destinati al trattamento di patologie specifiche.

Quanto può durare l’interazione pillola-farmaci?

Tra i farmaci che possono maggiormente influire sull’efficacia contraccettiva ci sono alcuni tipi di antibiotici.

Questo effetto dura per tutto il tempo in cui si assume il farmaco “anti-pillola”. Ma, attenzione, l’effetto va anche oltre. Infatti, terminata l’assunzione di un determinato antibiotico, la copertura contraccettiva della pillola rimane azzerata per tutto il resto del mese, fino all’inizio di un nuovo blister di pillole [2] ed è quindi necessario utilizzare anche un altro tipo di anticoncezionale come il preservativo.

Interazione tra pillola e farmaci, come e perché avviene

Curiose di scoprire cosa accade nel nostro corpo quando, assumendo la pillola, dobbiamo necessariamente sottoporci a una cura antibiotica? In linea generale i meccanismi attraverso i quali si verificano le interazioni tra farmaci sono essenzialmente i seguenti:

L’etinilestradiolo (ormone utilizzato come contraccettivo), ad esempio, è ben assorbito a livello intestinale e subisce un elevato metabolismo nella mucosa intestinale. In caso di alterazione della flora batterica da parte di antibiotici, però, può accadere che i composti non vengano più metabolizzati per liberare il principio attivo, andando quindi incontro a un ridotto assorbimento e a una conseguente perdita di efficacia del contraccettivo [1].
Ma non finisce qui. L’etinilestradiolo viene poi metabolizzato a livello epatico e trasformato per essere eliminato tramite urine e feci. La contemporanea somministrazione di farmaci, come ad esempio gli antibiotici, in concomitanza della pillola, può provocare un aumento del metabolismo epatico e quindi una diminuzione della concentrazione plasmatica dell’estrogeno, che potrebbe tradursi in perdita dell’efficacia contraccettiva [1].

Cosa fare se insieme alla pillola si deve assumere un antibiotico?

Dopo aver capito se e come può esserci un’interazione tra pillola e farmaci, vediamo ora quale può essere la soluzione da adottare per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Come vi abbiamo accennato prima, per quanto concerne gli antibiotici ad ampio spettro, ossia quelli assunti più frequentemente, esiste una discrepanza tra i dati farmacologici e le evidenze cliniche. Nonostante siano state riportate casistiche di gravidanze non attese in donne trattate con diverse penicilline (ampicillina e doxiciclina), tetracicline o altri antibiotici ad ampio spettro, la loro capacità di compromettere l’efficacia della pillola non è stata ancora definitivamente dimostrata [4].

Infatti, sull’argomento gli esperti hanno ancora un’opinione contrastante, perché ancora non è stato individuato con chiarezza un rapporto di vera e propria interazione, anche se sono molti gli studi che insistono sul fatto che un uso contemporaneo della pillola e degli antibiotici possa diminuire l’efficacia dell’anticoncezionale [4].

Nonostante ciò, è consigliabile, in queste situazioni, l’utilizzo di ulteriori sistemi anticoncezionali.

Questo va tenuto in considerazione soprattutto nelle pazienti in cui, una precedente somministrazione contemporanea dei due farmaci, aveva già provocato perdite ematiche intermestruali o irregolarità mestruali [4].

È necessario, pertanto, leggere bene il foglietto illustrativo del medicinale che si sta per assumere e in caso di necessità o emergenza, chiedere un consulto in farmacia [2] o al proprio ginecologo che valuterà i singoli casi e saprà dare tutte le indicazioni importanti sulle precauzioni da adottare [3].