Tutti invecchiamo, ma gli effetti dell’invecchiamento sul corpo e sulla mente non si manifestano allo stesso modo per tutti. Questo fenomeno è influenzato da fattori genetici, ambientali e dallo stile di vita, offrendo così la possibilità di intervenire per promuovere il benessere in età avanzata. Negli ultimi anni, la scienza ha scoperto un legame sempre più stretto tra il microbioma intestinale e il nostro benessere generale, incluso il processo di invecchiamento.

Cos’è il microbioma intestinale e perché è importante?

Il microbioma intestinale è l’insieme dei miliardi di batteri e altri microrganismi che abitano il nostro tratto digestivo. Trasduce segnali ambientali, influenza la funzione immunitaria, metabolica e neurologica dell’ospite e modifica il rischio di malattie, comprese quelle legate all’età. Man mano che invecchiamo, la sua composizione cambia, influenzando il nostro stato di salute generale.

Occorre ricordare che le alterazioni del microbioma correlato all’età e quello legato alle malattie sono processi distinti ma interattivi. Le prime sono influenzate da fattori personali, come il fisiologico declino progressivo, e da fattori legati allo stile di vita, come dieta, farmaci e isolamento sociale.

Ma cosa significa realmente? In che modo il nostro microbiota può influenzare la nostra salute e la nostra longevità?

Microbioma e invecchiamento: qual è il collegamento?

In tutti gli studi analizzati, si osserva una correlazione tra microbioma e invecchiamento.
Studi di coorte di 500 persone in Irlanda, ad esempio, hanno rivelato associazioni coerenti tra microbioma alterato e fragilità.

Anche in altri disturbi associati a un percorso di invecchiamento non sano, come la ridotta attività fisica, disturbi cardiometabolici, declino cognitivo, emicrania, ridotta densità ossea, obesità, sindrome metabolica e comorbilità correlate, malattia renale cronica e pre-mortalità, hanno tutti evidenziato cambiamenti del microbioma simili a quelli generalmente associati alla fragilità.

Questi cambiamenti sono caratterizzati principalmente da una perdita di commensali che si riducono con l’invecchiamento e da un aumento di patobionti, batteri patogeni (Enterobacteriaceae, specie di Clostridium, etc).
Al contrario, mentre con l’invecchiamento in generale sembrerebbe aumentare la conta dei batteri commensali, questo sembra diminure in alcuni disturbi legati all’età o in condizioni di invecchiamento non sano.
Ovviamente oltre alla variazione etnogeografica, l’età e il sesso potrebbero interagire nel determinare la composizione del microbioma intestinale.

Come mantenere un microbioma sano per un invecchiamento in equilibrio?

La buona notizia è che possiamo influenzare positivamente la salute del nostro microbioma attraverso alcune abitudini quotidiane:

1. Seguire una dieta ricca di fibre e alimenti fermentati
Frutta, verdura, legumi e cereali integrali favoriscono la crescita di batteri benefici. Alimenti fermentati come yogurt, kefir, e crauti sono ricchi di probiotici naturali.

2. Evitare zuccheri raffinati e alimenti ultra-processati
Un’alimentazione squilibrata può alterare il microbioma, promuovendo la crescita di batteri dannosi.

3. Integrare probiotici e prebiotici
I probiotici (microrganismi vivi) e i prebiotici (fibre che nutrono i batteri buoni) possono supportare una flora intestinale sana. L’obiettivo di tali interventi è interrompere il ciclo del declino fisiologico legato all’invecchiamento, facilitato da un microbioma suscettibile alle malattie.

4. Gestire lo stress e dormire bene
Lo stress cronico e la mancanza di sonno possono influenzare negativamente l’equilibrio del microbioma. Tecniche di rilassamento come lo yoga e la meditazione possono aiutare.

5. Fare attività fisica regolare
L’esercizio fisico non solo mantiene il corpo in forma, ma favorisce anche la biodiversità del microbioma intestinale.

Studi pilota su alimenti ricchi di polifenoli, prebiotici e alcuni probiotici hanno mostrato che l’efficacia degli interventi è stata più pronunciata negli anziani, in particolare nei soggetti fragili, con resistenza all’insulina e obesità, rispetto agli individui più giovani e sani.

Per le donne, il microbioma ha un impatto ancora più significativo: può influenzare il metabolismo ormonale, la salute dell’intestino durante la menopausa e persino il benessere vaginale. Proteggere la nostra flora intestinale è quindi un passo fondamentale per garantire un invecchiamento sano e armonioso.

Conclusioni

Piccoli miglioramenti nel microbioma possono avere un impatto funzionale significativo sull’individuo: il microbioma intestinale è e rappresenta chiaramente un alleato prezioso per la nostra salute e longevità.
Con semplici cambiamenti nello stile di vita, possiamo favorire un equilibrio batterico ottimale e affrontare l’invecchiamento con energia e benessere. Prendersi cura del proprio intestino significa prendersi cura di tutto il corpo.

Fonti

Ghosh TS, Shanahan F, O’Toole PW. The gut microbiome as a modulator of healthy ageing. Nat Rev Gastroenterol Hepatol. 2022 Sep;19(9):565-584. doi: 10.1038/s41575-022-00605-x. Epub 2022 Apr 25. PMID: 35468952; PMCID: PMC9035980.