Il dolore mestruale, associato al ciclo mensile, affligge la maggior parte delle donne e prende il nome di “dismenorrea”.

In molte si chiedono perché abbiamo questi dolori e quali sono i medicinali più adatti per contrastarli. Per questo motivo abbiamo preso in esame uno studio che ha determinato l’efficacia e la sicurezza dei FANS (antinfiammatori non steroide) nei dolori mestruali, vediamo cosa è emerso.

Dismenorrea, cos’è e quali sono le cause?

Prima di tutto dobbiamo capire da cosa dipendono questi dolori che noi donne abbiamo tutti i mesi o quasi. La dismenorrea primaria (DP), non legata ad altre patologie esistenti, è un disturbo comune, che colpisce le donne in età riproduttiva con maggiore prevalenza (dal 70% al 90%), anche se generalmente è riscontrata nelle donne più giovani (<24 anni). [1]

Di solito, si manifesta con degli spasmi nella parte bassa della pancia (addome) che possono diffondersi fino alla schiena e alla parte inferiore del corpo. Il dolore può essere intenso oppure meno forte ma costante e può variare tra un mese e l’altro. [2]

Nonostante la sua alta prevalenza e l’impatto sulle attività quotidiane, spesso questo disturbo non viene adeguatamente trattato e ansi addirittura si tende a ignorarlo, senza neanche richiedere il parere del medico. [1]

Ma quali sono le cause?
Durante il ciclo la parete dell’utero si contrae energicamente in modo da favorire l’espulsione del tessuto che si trova all’interno della sua cavità.
Le contrazioni comprimono i vasi sanguigni causando un arresto temporaneo dell’afflusso di sangue e dell’apporto di ossigeno all’utero; in assenza di ossigeno, il tessuto uterino rilascia sia alcune sostanze chimiche che provocano l’insorgenza del dolore, sia di altre sostanze, chiamate prostaglandine, che se prodotte in abbondanza stimolano maggiormente la contrazione muscolare accrescendo in tal modo la sensazione di dolore. [2]

Fans: di cosa si tratta e perché dovrebbero aiutare?

Vista l’eziopatogenesi del dolore mestruale, è comune nelle donne l’utilizzo di FANS, come potenziale strumento per gestire questa importante sensazione di dolore.

Ma cosa sono? Trattasi di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS), cioè non di origine cortisonica, utilizzati per alleviare il dolore (analgesici), ridurre l’infiammazione (antiflogistici) e abbassare la temperatura corporea in caso di febbre (antipiretici). (3)

I FANS più diffusi sono: (3)

  • ibuprofene,
  • naprossene
  • diclofenac,
  • celecoxib,
  • acido mefenamico,
  • etoricoxib,
  • indometacina,
  • nimesulide.

Tuttavia, quelli più utilizzati per la dismenorrea sono l’ibuprofene e il naprossene: entrambi presenti nei farmaci da banco che non richiedono la prescrizione del medico. Questo non implica, tuttavia che siano scevri di effetti collaterali. (4)

Ma allora, rappresentano davvero una soluzione nel gestire la DP?

Lo studio

Una revisione sistematica che ha incluso 5.820 donne è stata condotta per determinare l’efficacia e la sicurezza dei FANS nella PD.

I risultati parlano chiaro: i FANS sono 4,5 volte più efficaci del placebo per il sollievo dal dolore ed efficace più del doppio del paracetamolo. Tuttavia, sebbene la maggior parte delle donne risponda bene alla terapia con FANS, è stato riportato che addirittura il 18% non risponde adeguatamente a questi farmaci.

In caso di risposta a questo trattamento, le prove disponibili suggeriscono che non esiste una maggiore efficacia di una certa formulazione di FANS rispetto ad un’altra, ma vari FANS hanno un’efficacia e una sicurezza comparabili nella gestione della dismenorrea primaria (PD).

Questi farmaci, tuttavia, hanno mostrato anche deglieffetti avversi, quali disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, etc) e neurologici.
Inoltre, è stato osservato che è il momento dell’assunzione del FANS a determinare la sua efficacia. Per un’efficacia e sicurezza ottimali del trattamento, questi dovrebbero essere assunti 1 o 2 giorni prima dell’inizio previsto delle mestruazioni poiché così si porterebbe a una completa soppressione della sintesi delle prostaglandine, responsabili del dolore. Pertanto, più tardi si assume il FANS e meno sarà in grado di sopprimere la cascata chimica alla base del dolore.

Per ovviare agli effetti a livello gastrointestinale, inoltre, dovrebbero essere assunti durante i pasti e in maniera continuata durante i primi 2 o 3 giorni delle mestruazioni.

E per le donne che non rispondono adeguatamente alla terapia? Nei casi particolarmente gravi di dismenorrea, quando il dolore rende difficile lo svolgimento anche delle normali attività quotidiane, il medico potrebbe decidere di prescrivere alla paziente una terapia ormonale con un contraccettivo orale estroprogestinico a basse dosi. In questo modo, l’ovulazione viene soppressa e ciò potrebbe favorire la riduzione della dismenorrea. (4)

Conclusioni

La dismenorrea primaria (PD) è un disturbo comune nelle donne in età riproduttiva, che può essere sotto-diagnosticato o trattato inadeguatamente, a causa di considerazioni che vanno da fattori secondari a quelli culturali. Essa influisce negativamente sulla qualità della vita, portando a una ridotta presenza al lavoro e a scuola, a causa dei sintomi fisici e psicologici. Il trattamento di questa condizione si basa principalmente sul sollievo dal dolore e l’assunzione di farmaci analgesici e/o anti-infiammatori, in grado di agire alla base del dolore mestruale, può rappresentare una valida soluzione nel gestire questi giorni così difficili per molte donne.

Fonti

[1] Itani R. et al., Primary Dysmenorrhea: Pathophysiology, Diagnosis, and Treatment Updates.
[2] ISSalute: Dolore mestruale
[3] ISSalute: FANS – Farmaci antinfiammatori non steroidei
[4] mypersonaleTrainer: Farmaci per il trattamento della dismenorrea