Viaggiare rappresenta sempre un’esperienza piacevole, ma che si tratti di viaggio di lavoro o di piacere, organizzare tutto prima della partenza è sempre molto importante.
Ogni viaggio è un’opportunità per sfidare le nostre prospettive e abbracciare la diversità di ciò che andremo a scoprire durante la nostra nuova esperienza.
E sebbene partire alla scoperta di nuovi posti rappresenti anche un’occasione per allontanarsi dalla routine quotidiana, ci sono cose delle nostre abitudini, che dobbiamo necessariamente portare con noi.
Medicine e viaggi, cosa c’è da sapere
Se stiamo assumendo dei farmaci, ad esempio, dobbiamo organizzarci per assicurarci la giusta scorta a coprire l’intera durata del viaggio e per continuare la nostra terapia.
I contraccettivi non fanno eccezione. Se decidiamo di partire, soprattutto in posti in cui vi è il fuso orario, dobbiamo tener conto di alcuni accorgimenti. Innanzitutto, assicuriamoci di avere a disposizione almeno una “scorta minima” della pillola che stiamo utilizzando.
Dovremo anche tener conto di eventuali disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea) che potrebbero insorgere durante la nostra permanenza.
In caso di disturbi gastrointestinali, se si manifestano entro 3-4 ore dall’assunzione della pillola e persistono per più di 24 ore, sarà necessario assumerne un’altra.
Durante il volo, occorrerà fare attenzione a riporre la confezione della pillola nel bagaglio a mano, per assicurarsi di poterla assumere, se necessario, anche durante il viaggio aereo.
In caso di viaggio con automobile o altri mezzi che fanno sì che il nostro prodotto sia esposto a fonti di calore (vedi clima di tipo tropicale), dovremo fare attenzione a proteggerlo da eventuali temperature eccessive, soprattutto se esposti per diverse ore.
Jet lag e assunzione della pillola
Come dobbiamo comportarci, invece, con il tempo di assunzione della pillola? E se partiamo per un viaggio intercontinentale?
L’assunzione della pillola contraccettiva deve avvenire preferibilmente ogni 24 ore per assicurarsi un costante livello ematico degli ormoni estro-progestinico.
Se si vuole rispettare quest’intervallo di 24 ore, è spesso necessario modificare radicalmente l’orario di assunzione della pillola.
Se abitualmente si assume la pillola alle ore 21, ad esempio, e la mattina dopo si parte per un viaggio con fuso orario di 10 ore (es. Australia) con una durata totale di 28 ore, sarà necessario assumere una compressa in viaggio, esattamente alle 21 dell’ora italiana (7 am per l’Australia). Una volta giunta a destinazione, pertanto, dovrà riassumere la pillola alle 7 del mattino del giorno successivo. In tal senso, impostare la sveglia del proprio smartphone all’ora di assunzione abituale in Italia, può risultare un valido aiuto, a meno che questo non implichi il doversi svegliare nel cuore della notte. (1)
Se il nostro orario di assunzione prevede l’alzataccia notturna, allora è preferibile anticipare, piuttosto che posticipare oltre 24 ore l’assunzione. Va considerato che nei lunghi viaggi lo stress, le modificazioni alimentari la flora intestinale e l’eventuale modificazione delle modalità di assunzione dei CO possono essere causa di perdite intermestruali. In caso di vomito o diarrea intensa entro tre-quattro ore dall’assunzione va assunto un altro contraccettivo. (2)
In realtà, è utile sapere che la scadenza delle 24 ore non è così tassativa, dal momento che ogni pillola ha una copertura supplementare di 12 ore (per una copertura totale di 36 ore). Pertanto, potremmo anche adeguare in maniera progressiva, nei giorni successivi, l’orario di assunzione della pillola
Le alternative alla pillola
Ma esiste un’alternativa al dover programmare l’assunzione della pillola tenendo conto del fuso orario? La risposta è sì. In alternativa alla pillola anticoncezionale è possibile utilizzare il cerotto transdermico.
Il passaggio da una forma farmaceutica (orale vs transdermica) andrà effettuata prima della partenza.
Il primo cerotto dovrà essere applicato alla prima emorragia da sospensione; il secondo al giorno 8 e il terzo al giorno 15 del ciclo. Alla quarta settimana, dal giorno 22 del ciclo non sarà più necessario.
Un’altra alternativa è rappresentata dall’anello vaginale, ma che tuttavia predispone a maggior rischio di infezione. (1)
Conclusioni
Che si tratti di pillola, di cerotto o anello vaginale, occorre sempre ricordare che in caso di esposizione a radiazioni solari, non dimenticare di utilizzare la protezione solare. La terapia ormonale predispone a maggior rischio di melasma, la comparsa di macchie scure sulla pelle causata dall’eccessiva produzione di melanina.
E allora, perché tutto sia perfetto e affinché ci si possa godere il viaggio, armiamoci di tutto ciò di cui necessitiamo; ma soprattutto partiamo informate.
Fonte:
[1] Sani&Informa: Contraccezione in viaggio
[2] The Wom Healthy: Pillola anticoncezionale: quello che serve sapere