L’endometriosi è una problematica che accomuna moltissime donne e che può provocare dolore fisico ed emotivo. (1) Consiste quindi in un tema delicato, che merita di essere affrontato con un’attenzione particolare.

Tra i trattamenti più diffusi per l’endometriosi, troviamo l’uso dell’estroprogestinico o del solo progestinico è capace di migliorare il quadro sintomatologico in quanto abolisce la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici. (1)

Nel nostro articolo cercheremo di capire che cos’è l’endometriosi e quali sono i trattamenti possibili.

Che cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi affligge il 5% delle donne in periodo fertile, in particolare tra i 25 e i 35 anni. Solo in Italia sono circa 3 milioni le donne a soffrirne (3) e addirittura, nel 30-40% dei casi può portare a infertilità. (4)

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • dismenorrea (dolore nel corso del ciclo mestruale),
  • dispareunia (dolore durante il rapporto),
  • dolore pelvico cronico.

Si tratta di una malattia benigna cronica e ricorrente, caratterizzata dalla proliferazione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. (3) Questo tessuto a sua volta è soggetto a processi infiammatori acuti e cronici, che possono coinvolgere diversi organi e non solo l’apparato pelvico. (4)

Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più giovani. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna. (2)

Proprio per questo l’endometriosi si differenzia in lesioni ovariche e peritoneali superficiali e profonde, ma si manifesta anche sotto forma di cisti endometriosica ovarica.

Le cause

Riguardo le cause, una delle ipotesi accreditate è il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero nelle tube e da queste in addome, con impianto sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone. (4)

Tale ipotetica causa di sviluppo della malattia non ne esclude altre, tanto che in rarissimi casi l’endometriosi è stata diagnosticata anche nel sesso maschile. (3)

È indubbio che l’endometriosi si possa sviluppare non solo per le sue caratteristiche istologiche e la stimolazione ormonale, ma anche perché esso trova un sistema immunologico che ne permette l’impianto, creando successivamente uno stato infiammatorio cronico. (2)

Quest’ultimo è caratteristico dell’endometriosi e spiega la sintomatologia di tale patologia, caratterizzata da dolore e infertilità. (4)

Una malattia invalidante

Le donne che soffrono di endometriosi riferiscono forti dolori mestruali. Ma il dolore può essere cronico e persistente, con aggravamento durante il periodo mestruale. Alcune donne lamentano anche astenia e lieve ipertermia, che può accentuarsi durante il ciclo e fenomeni depressivi. (3)

Ma non solo, alcune donne lamentano anche dolore durante i rapporti sessuali e la defecazione, accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine o nelle feci (sintomo caratteristico dell’endometriosi del setto rettovaginale, chiamata anche endometriosi profonda infiltrante). Altre volte i dolori si manifestano durante la minzione e sono caratteristici dell’endometriosi vescicale. (2)

L’endometriosi è causa di sub-fertilità o infertilità e l’impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Al contrario, una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità. (4)

Sin dalla più giovane età è molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti. In particola modo, le donne che hanno la madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio di sviluppare la patologia sette volte maggiore rispetto a un’altra donna. (3)

L’impatto dell’endometriosi sulla fertilità della donna

È l’impatto sulla fertilità, infatti, a rendere questa malattia cronica particolarmente difficile da trattare, anche dal punto di vista emotivo. In quanto condizione cronica e progressiva, l’endometriosi deve essere gestita pensando al lungo termine.

Proprio per questo, deve essere considerata la singolarità di ogni situazione, la tollerabilità della paziente e, soprattutto, la sua sicurezza. (5)

Altri fattori determinanti nella scelta di un piano terapeutico sono, naturalmente, l’età e il potenziale di fertilità: la rimozione chirurgica di un endometrioma, infatti, può avere un impatto negativo sulla riserva ovarica (del 40%) e, di conseguenza, sulla fertilità. Non è raro che circa il 10-25% delle donne che soffrono

Circa il 15% delle pazienti, inoltre, deve affrontare una completa atrofia ovarica monolaterale, mentre nel 3-5% dei casi l’intervento chirurgico bilaterale (ovariectomia) provoca la menopausa. (4)
Una possibile soluzione al problema, soprattutto in presenza di forme aggressive e formazioni cistiche voluminose, è conservare gli ovociti prima dell’intervento in modo da preservarne il numero oltre che la qualità.

Endometriosi e pillola contraccettiva

Tra i trattamenti più proposti per l’endometriosi troviamo l’uso dell’estroprogestinico o del solo progestinico che sono capaci di migliorare il quadro sintomatologico, in quanto aboliscono la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici.

È importante però che la terapia venga assunta continuativamente per evitare lo sfaldamento dell’endometrio simil-mestruale che favorisce un ulteriore passaggio di endometrio attraverso le tube. In buona sostanza, la pillola estroprogestinica nelle donne con endometriosi sintomatica dovrà essere assunta continuativamente, senza interruzione. (3)

L’importanza della comunicazione e della prevenzione

La chiave per il trattamento dell’endometriosi è la prevenzione e, con essa, la comunicazione: è fondamentale discutere in modo approfondito di fertilità femminile e patologie benigne dell’utero. (2)

Tra queste, endometriosi e fibromi uterini, infatti, sono riportati anche dal Piano Nazionale per la Fertilità del Ministero della Salute (2015) tra le patologie che hanno il maggior impatto sulla fertilità. (2)

FONTI

[1] Endometriosi
[2] Endometriosi e fertilità femminile
[3] Endometriosi
[4] Che cos’è l’Endometriosi?
[5] Endometriosi